UNO SGUARDO CONFIDENTE VERSO IL FUTURO

I dati riguardanti il mercato immobiliare sono sempre molto attesi in quanto vengono considerati importanti conferme o, addirittura, indicazioni premonitrici sul più generale andamento dell’economia.

È tristemente noto, infatti, che nel 2008 l’inizio della grande crisi economica che stiamo vivendo è coinciso con il grave tracollo che l’immobiliare ha subito e che lo ha portato nella situazione di profonda difficoltà in cui ha versato per anni.

Gli ultimi dati sul mercato immobiliare, però, sono una sorpresa positiva: emergono incoraggianti segnali di ripresa. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha diffuso una nota riguardante il terzo trimestre del 2014 che mostra una netta ripresa (3.6 %) di questo settore. In particolare, i dati migliori sono quelli relativi al mercato residenziale, ma anche gli ambiti commerciali e produttivi fanno registrare rincuoranti tassi di crescita.

È interessante notare come la ripresa di questo settore non sia specifica di alcune aree del Paese ma che lo coinvolga nella sua interezza, da nord a sud, grandi metropoli o piccoli centri, capoluoghi e non. Ovviamente sono le grandi città (guidate da Roma e Milano, rispettivamente +11.8% e +6.8%) a rispecchiare l’andamento positivo del mercato e a “trainare” i dati sulle compravendite ma non va sottovaluta anche la ritrovata energia della provincia.

A fianco di queste incoraggianti considerazioni, è utile analizzare l’ultimo report che l’Istat ha diffuso in tema di disoccupazione. Anche qui si può notare un netto miglioramento della situazione. La disoccupazione è al 12.9%, in deciso calo nell’ultimo mese del 2014, la disoccupazione giovanile è ai minimi, tornando al livello di Dicembre 2013 e il numero di occupati è salito di ben 93.000 unità in un solo mese.

Tutto ciò non vuol dire assolutamente che la crisi ormai sia lontana e che ci si possa permettere di abbassare la guardia, ma un sospiro di sollievo e uno sguardo confidente verso il futuro – ce lo perdoneranno i pessimisti cronici – lo possiamo certamente rivolgere.

A cura di Alberto Vettore