Quali regole per diventare buon agente immobiliare nel 2015

Quali regole per diventare buon agente immobiliare nel 2015

Secondo le statistiche sulle compravendite solo il 50 % di esse passa attraverso un agente immobiliare preferendo a quest’ultimo la consultazione di portali e siti web.

Nell’era di internet, quali sono le regole d’oro che un buon agente immobiliare deve seguire per fare bene il proprio lavoro nel 2015?

I pilastri del buon agente immobiliare. E’ fuor di dubbio che la crisi che ha investito il mercato immobiliare negli ultimi anni sia stata causata quasi completamente dalla più complessiva congiuntura, estremamente negativa, che ha colpito l’economia fin dal 2008.
E’ importante notare, però, come la depressione del settore sia stata accentuata da una crisi d’identità della figura dell’agente immobiliare. Impietose e molto eloquenti, a tal proposito, sono le statistiche sulle compravendite: solo il
50% di esse passano attraverso un agente immobiliare, rispetto ad altri paesi in cui le compravendite mediate arrivano addirittura a percentuali del 95%, negli Stati Uniti ad esempio.

Ma quali sono gli elementi fondamentali su cui un operatore del settore dovrebbe focalizzarsi per essere un buon agente immobiliare?

I pilastri sui quali costruire il proprio futuro professionale sono principalmente sei:

  • Attitudine: l’attività di un agente immobiliare si basa, ancor prima che sulla preparazione tecnica, su una grande predisposizione alla comunicazione, alla relazione, all’empatia che deve generare nei confronti dell’interlocutore.
  •  Preparazione: la preparazione specifica deve trovare radici in una ampia cultura generale. Il cliente, infatti, desidera dialogare con un soggetto che conosca l’economia, la politica, le normative, il sociale. E’ evidente, inoltre, che un agente immobiliare debba anche padroneggiare perfettamente la propria materia, dovendo anche essere un punto di riferimento per il notaio, la banca, l’architetto o il geometra.
  • Organizzazione: un agente immobiliare deve disporre di tutti gli strumenti atti ad una buona organizzazione di ufficio: una segretaria, un’agenda digitale, strumenti tecnologicamente avanzati, foto di buona qualità e idonea descrizione degli immobili, piattaforme per l’utilizzo di servizi on-line, visure a distanza, adeguamento alle norme sulla privacy e/o sull’antiriciclaggio, una modulistica in regola con le normative, documentazione da rilasciare dopo le visite agli immobili e più in generale un efficiente ed efficace rapporto con la clientela.
  • Promozione: per la vendita il tradizionale cartello sul posto ed in vetrina non basta più. La strumentazione tecnologica ed il web hanno preso pieno “possesso” di questa area di lavoro. Ormai oltre il 70% delle persone minimamente interessate all’acquisto di un immobile compie la prima azione consultando siti e portali, aziendali o interaziendali. Quindi il presidio, evidente e continuativo, del web è assolutamente determinante per facilitare la compravendita o la locazione dell’immobile.
  • Condivisione: il buon agente immobiliare deve abbandonare la cura esclusiva del “proprio orticello” in favore dell’adozione di strumenti di condivisione, come le piattaforme informatiche, che portano forti benefici sia agli intermediari che ai clienti finali.
  • Qualità: la qualità che serve è quella verso il cliente, in tutti i suoi aspetti. Qualità in ambito relazionale, della preparazione professionale, organizzativa e promozionale, dei controlli e della documentazione, degli aspetti correlati alla compravendita o alla locazione, della registrazione delle scritture, dell’assistenza puntuale e competente in tutte le sue fasi, fino alla presenza post vendita.

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A cura di Alberto Vettore