Franchising immobiliare in crisi? No, mancano solo gli investimenti

Milano, 23 ottobre 2015

La maggior parte degli operatori immobiliari non è ancora informatizzato. Lo rivelano i dati BV Invest.

Il franchising immobiliare non naviga in buone acque: i dati di mercato evidenziano un calo del 34% nel numero di agenzie affiliate delle prime 10 società di franchising di dimensioni nazionali (2009-2015).

Da più parti si tende a considerare questa formula commerciale come ormai obsoleta e superata, mentre i dati delle compravendite (mercato praticamente dimezzato nello stesso lasso di tempo) certamente non sono di supporto.

Ma è veramente così? E’ la crisi del mattone ad aver affossato il sistema del “franchising immobiliare”? La domanda è ancor più pertinente, oggi, all’apertura del principale evento tematico italiano, il Salone del Franchising a Milano Fiera (attivo fino al 26 ottobre).

In realtà occorre indagare più in profondità e ricercare le cause nella struttura stessa del franchising immobiliare. Secondo i dati BV Invest, società di consulenza strategica, network development e real estate advisory, il tasso di informatizzazione degli agenti immobiliari è basso nel 30% dei casi, medio nel 55% e alto solo nel 15%.

BV Invest segnala poi che il 65% degli operatori immobiliari affida solo al web (e ai portali di settore) la promozione dei propri prodotti, il 10% addirittura utilizza ancora solo media tradizionali (pubblicità cartacea e cartellonistica) e solo il 25% fa uso di media integrati (web + carta). A questo occorre aggiungere che solo il 15% degli operatori immobiliari fa uso di social network per la propria comunicazione (il 5% in modo efficace), per raccontarsi e interagire con la Rete, ignorando in sostanza tutte le evoluzioni del Web e della Comunicazione degli ultimi 15 anni.

“E’ l’incapacità di rinnovare la propria formula – afferma Bruno Vettore, AD di BV Invest – unitamente al mancato adeguamento dei servizi offerti alla rete e soprattutto agli scarsissimi investimenti in comunicazione e pubblicità ad aver penalizzato il franchising immobiliare. L’asset principale di un sistema di franchising è il brand, ma se questo non viene adeguatamente pubblicizzato e se quindi non acquista notorietà e popolarità, l’intero sistema perde di efficacia e di interesse per il pubblico e per gli affiliati”. 

 Bruno Vettore

Bruno Vettore è uno dei maggiori protagonisti del real estate italiano, con una esperienza trentennale al vertice di aziende come Tecnocasa, Pirelli Re, Gabetti. Già presidente di Assofranchising e attuale presidente di Assofranchising Servizi, nell’aprile del 2011 riceve l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” conferito con decreto dal Presidente della Repubblica.

 Attualmente è a capo della sua società BV Invest, che si occupa di consulenza strategica, network development e real estate advisory.

 E’ inoltre attivo nell’ambito della formazione ad aziende, professionisti e sportivi con il brand “Bruno Vettore Alta Formazione”. (www.brunovettore.it)

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